Un’intera sala della nuova biblioteca a Palazzo Cerretani sarà riservata ai 656 volumi e agli scritti che costituiscono il Fondo Oriana Fallaci donato dal nipote Edoardo Perazzi al Consiglio regionale della Toscana.
Lo ha rivelato Chiaretta Silla, dirigente del settore Biblioteca e Archivio dell’assemblea toscana, durante la cerimonia svoltasi nella sala del Gonfalone in occasione del decennale della scomparsa della grande giornalista fiorentina. Decennale che ha coinciso, dopo anni di polemiche e di ruvide prese di posizione, con l’intitolazione all’autrice di Lettera a un bambino mai nato di un piazzale davanti alla Fortezza da Basso. Il materiale archivistico sarà invece conservato dall’archivio del Consiglio regionale, che appronterà una adeguata sala di consultazione.
“La nuova sede della biblioteca – spiega Silla - è già stata allestita e sarà prossimamente inaugurata. Riunirà quelle della Regione, avrà oltre 160mila volumi, molte centinaia di codici oltre a un patrimonio importantissimo di fondi documentali e archivistici”. Nella parte libraria del Fondo Fallaci sono raccolte tutte le sue opere a stampa: in italiano e nelle molteplici traduzioni che vanno dall’inglese al norvegese, passando per il giapponese e addirittura il persiano. Mentre il materiale archivistico abbraccia pressoché tutta la vita professionale di Oriana, dagli anni Cinquanta fino al 2006: ben rappresentata è anche la sua attività giornalistica attraverso i numerosi giornali e riviste ai quali collaborò, tra cui L’Europeo, di cui sono presenti i numeri dal 1958 al 1976, e il Corriere della Sera dal 2002 al 2006.
Di particolare interesse è anche la parte preparatoria a servizi e inchieste (ritagli di giornali, appunti ecc.) che coprono archi temporali molto ampi e sui cui svetta il periodo in cui fu corrispondente di guerra in Vietnam con i comunicati emessi dalle Forze armate statunitensi. Ci sono poi numerosi nastri audio, di vari tipi e formati, utilizzati per la raccolta delle interviste o come appunti per i suoi scritti. Tra il materiale utilizzato per la stesura di Un uomo (1979) sono presenti anche carte autografe di Alekos Panagulis e fra gli oggetti più significativi la mitica macchina per scrivere Adler Junior 12 che sarà poi esposta nella Sala dedicata alla Fallaci. Adesso tutto il materiale, di cui una piccola selezione è esposta in questi giorni a Palazzo Panciatichi, verrà catalogato e inventariato: con la promessa di metterlo a disposizione di studiosi, appassionati e curiosi in tempi non troppo lunghi.