17 morti, ancora un numero imprecisato di dispersi e nessuna speranza di ritrovarli vivi. Tra questi, anche i due ragazzi italiani Marco Gottardi e Gloria Trevisan, che abitavano al 23esimo piano della Grenfell Tower a Londra, dove nella notte tra martedì e mercoledì è scoppiato un gigantesco incendio che in pochi minuti ha avvolto in fiamme l'intero edificio.
I due giovani fidanzati veneti, 27enni, si erano trasferiti a Londra da tre mesi dopo essersi laureati in Architettura. Drammatiche le ultime telefonate dei due ragazzi con le rispettive famiglie. Il padre di Marco, Giannino Gottardi, racconta che Marco "cercava di minimizzare. Penso facesse così per tranquillizzare Gloria e anche mia moglie. Continuava a garantirci che i soccorsi stavano arrivando e che la situazione si poteva risolvere. Alle 4.07 c’è stato l’ultimo drammatico contatto. Il loro appartamento era invaso dal fumo, la situazione diventava d’emergenza".
Ancora più straziante la telefonata di Gloria con la madre: "Grazie mamma per tutto quello che ci hai dato". Questo il contenuto della chiamata, stando a quanto riferito dall'avvocato della famiglia Maria Cristina Sandrin. Che purtroppo non lascia speranze: "Non ci sono motivi per sperare che sia viva. La situazione è delicata, la famiglia è nello strazio, è molto provata, chiede di essere lasciata in pace, e la sua unica preoccupazione ora è quella di portare a casa i due ragazzi. A Londra è arrivato il fratello Marco e con l'aiuto dell'ambasciata li sta cercando, ma i soccorritori sono arrivati solo fino al 20esimo piano mentre loro abitavano al 23esimo per cui mancano ancora tre piani".