Libia, rimpatriato il personale diplomatico italiano
Conclusa l'operazione di evacuazione con il supporto dell'Aeronautica Militare
L'operazione di “alleggerimento”, cosi è stata denominata dalla Farnesina la temporanea chiusura dell'Ambasciata italiana nella città di Tripoli in Libia, si è conclusa questa mattina con l'arrivo, alle 12,15, all'aeroporto militare di Pratica di Mare del C-130 AMI che ha trasportato il personale della sede diplomatica e altri cittadini dalla Libia. L'aereo, sul quale si trovava anche l'Ambasciatore Giuseppe Buccino Maria Grimaldi, precedentemente aveva fatto scalo all'aeroporto militare di Sigonella in Sicilia, dove ha imbarcato altri connazionali che erano arrivati durante la notte al porto di Augusta, a bordo di una nave maltese salpata dalle coste libiche e costantemente seguita da un Predator, drone aereo a pilotaggio remoto in uso alla nostra Aeronautica Militare. Restano in Libia circa un centinaio di cittadini italiani che, nonostante le insistenze e raccomandazioni da parte del Ministero degli Esteri, hanno deciso per il momento di rimanere nel martoriato paese.