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“Non in mio nome” la manifestazione dei musulmani d'Italia

Roma e Milano: musulmani in piazza contro il terrorismo Isis

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''E' nostro dovere assumere una posizione chiara e non negoziabile contro chi promuove il terrorismo, è dovere di ogni musulmano condannare la violenza e il terrorismo, i musulmani devono assumersi le loro responsabilità. Bisogna partecipare attivamente alla vita delle nostre città e sanare le ferite delle nostre periferie” con queste parole  il segretario generale della Grande Moschea di Roma Abdellah ha aperto la manifestazione a Roma aggiungendo che aggiunto “L'impegno di tutti non è solo auspicabile, ma anche indispensabile''.

Hanno parlato anche l’imam di Firenze Izzedin Elzir, presidente dell'Ucoii , Unione Comunità Islamiche d'Italia',  che ha ribadito come la comunità islamica sia parte integrante della comunità italiana'',  e Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, condannando che ha fatto presente la necessità di unità davanti al nemico comune del terrorismo.
In piazza anche il regista toscano Paolo Virzì per dire "no a questo progetto di morte e ha abbracciato simbolicamente gli uomini e le donne musulmane presenti a piazza Santi Apostoli. "Vogliono distruggere la loro millenaria e affascinante cultura, la loro storia, ma noi non ci faremo scoraggiare, lo ripeto, da questo progetto di odio e di paura che vuole distruggere la nostra vita di gioia".

Musulmani in piazza anche a Milano, a San Babila, dove  uomini, donne e bambini delle comunità musulmane di Milano, Monza e Brianza hanno gridato il loro no al terrorismo.
Nel corso delle manifestazione si è detto no alle “strumentalizzazioni politiche” e alla necessità di rispetto della comunità musulmana non solo in occasione di attentati ma sempre , 365 giorni all’anno.

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