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Massimiliano Rodi ha fatto del trasformismo la sua arte e il suo mestiere

Massimiliano ha sfruttato la somiglianza con l’attore Johnny Depp per interpretare con successo i suoi personaggi

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Attore, modello, testimonial di eventi e pubblicità, Massimiliano Rodi è un artista che è riuscito a sfruttare con naturalezza la sua somiglianza con l’attore Johnny Depp per attirare un vasto pubblico di ammiratori. Si infastidisce nell’essere definito il sosia di Depp, perché tende a precisare che interpreta un ruolo, ma non ha nessuna intenzione di imitare l’attore. Massimiliano è uno che ha fatto del trasformismo la sua arte e il suo mestiere, anche se nella sua carriera, le cose fatte vanno oltre i personaggi da lui interpretati.

Quando è nata la tua passione per la recitazione e il trasformismo?
Voglio precisare che prima è nata la passione per il trasformismo, e subito dopo per la recitazione. Non ho fatto studi di recitazione, l’esperienza l’ho fatta direttamente sul campo. Ho iniziato solo da qualche anno, così per scherzo, sfruttando questa mia somiglianza con Johnny Depp.

Che lavoro facevi prima di dedicarti al trasformismo?
Facevo il cameriere in un ristorante di Roma, e capitava spesso che al posto di servire ai tavoli le clienti straniere mi chiedevano di poter fare delle foto insieme a loro vista la somiglianza con l’attore.

Quindi?
Ho iniziato a frequentare gli eventi comics, le discoteche e vedevo che venivo ricercato.

E poi?
Poi quando è uscito il personaggio di Jack Sparrow interpretato da Johnny Depp la somiglianza era ancora più evidente, perché anche io portavo la barba simile alla sua, le persone mi fermavano e chiedevano delle foto.

Interpretare il ruolo di Jack Sparrow ti ha portato diversi sbocchi lavorativi?
Sì infatti ho fatto due video clip musicali.

Ne vuoi parlare?
Uno era col rapper Ser Travis, dove vengo ripreso come Sparrow e devo dire che mi sono divertito tanto, e l’altro con la cantante Claudia Megrè dove sono Massimiliano.

Che tipo di persona sei, un po’ il classico bello e dannato?
Sono un po’ come lo specchio, mi rifletto molto su chi ciò di fronte. Ho un carattere poco facile, sono diretto parlo in faccia, e purtroppo per il mio modo di essere ho perso qualche occasione. Sono un tipo molto solitario, ironico, e polemico.

Hai fatto anche alcuni spot pubblicitari?
Sì uno per il poker dei non vedenti e un altro per il Festival italiano del Rum.

Ti abbiamo visto anche come testimonial per una linea di gioielli?
Sì anche questa è stata una bella esperienza.

Tu fai casting?
No normalmente sono loro che mi cercano.

Il tuo make up quando interpreti i tuoi personaggi è fatto da dei professionisti?
No faccio tutto da solo.

Una cosa che a te infastidisce tanto è essere definito il Johnny Depp italiano?
Sì non mi piace, anche perché io non voglio fare il sosia di Johnny Depp, anche quando mi è stato proposto.

Spiegati meglio?
Non sono il sosia di Depp, faccio solo i suoi personaggi è una cosa diversa.

La peggior critica che hai ricevuto?
La critica più stupida e meno vera è stata quella che io mi sento qualcuno perché assomiglio a qualcuno. Quello che faccio non può dipendere solo dal fatto che sono sosia di qualcuno, perché oltre interpretare quel ruolo faccia tante altre cose quando sono semplicemente Massimiliano. Poi se con questa somiglianza posso trarne un guadagno tanto meglio, anche perché il personaggio di cui vesto i panni è apprezzato dal pubblico.

Tu sei un po’ come il Capitan Jack Sparrow?
Ho avuto una vita piuttosto intensa, ho girato tanto e l’ho fatto anche con il sacco a pelo, è una cosa che mi ha arricchito tanto.

Quindi sei un po’ pirata?
Sì.

Tu hai frequentato anche delle attrici famose, eppure non ti facevi vedere in giro, o stavi attento a non essere fotografato?
E a te chi l’ha detto?

Scoprire le cose è il mio lavoro, e tu devi ancora rispondere alla domanda?
Sì e la risposta è semplicemente che sono una persona riservata.

Quindi non vuoi fare la parte del vip?
No, anzi ti dico che se avessi voluto fare il vip, avrei fatto nascondere un paparazzo dietro una siepe.

Sei un po’ un eremita?
Sì ma nonostante questo, quando esco vengo sempre riconosciuto.

Quali sono le persone che non ti piacciono?
I lecchini i ruffiani e le persone che scendono a compromessi.

Puoi svelarci qualcosa riguardo la sit com, Io e il mio amico Jack?
Non posso dire ancora niente, perché è ancora in lavorazione, insieme a me ci sarà Niccolò Centioni, conosciuto al pubblico come il Rudy dei Cesaroni. Ti basta?

No, ma ci accontentiamo. Vuoi dare un consiglio a chi vuole intraprendere il mestiere di attore e trasformista?
Io non mi sento attore ma un trasformista, e quindi il consiglio che potrei dare è quello che il trasformismo è un’arte, bisogna nascerci e come uno scultore, devi avere la manualità, l’occhio, e poi bisogna impegnarsi tanto.

 

 

 


 

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