"Da mercoledì 2 ottobre, giorno della fiducia a Letta, non si torna indietro. Se qualcuno puntasse di nuovo alla crisi, si ritroverebbe gli stessi numeri a favore dell'esecutivo. Anzi: forse anche qualcuno di piu'". E' l'avviso che, in una intervista al "Messaggero", il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello trasmette all'ala dura del Pdl che torna a minacciare l'uscita dalla maggioaranza e la crisi di governo.
"Resto dell'idea che bisogna coniugare la battaglia contro la persecuzione di Berlusconi per i bisogni del Paese. Vede, in politica le scelte non sono esoteriche. Sento usare la categoria del tradimento in modo folle: contro Alfano, dentro Scelta civica, ora persino contro Napolitano... Fermiamoci. Ragioniamo di linee politiche e di persone che le sostengono". E' possibile immaginare un centrodestra che inglobi Alfano, Casini e Fitto, guidato da Berlusconi? "Se centrodestra vuol tornare a vincere all'interno di uno schema bipolare - replica Quagliariello - non solo è possibile: è obbligatorio. Quel che sta accadendo in Scelta Civica è una grande opportunità da cogliere. Partendo dalle scelte concrete di governo".