E’morto a 91 anni Alfredo Reichlin, lo storico dirigente del Pci, una delle figure più autorevoli del mondo politico italiano.
Un partigiano, allievo di Togliatti, direttore dell’Unità, membro della Direzione del PCI, parlamentare, dirigente storico del partito e poi nel Pd, presidente del Cespe, il Centro studi di politiche economiche.
Classe del ’25, nato a Barletta, città d’adozione Roma. Partecipò giovanissimo alla Resistenza con le Brigate Garibaldi, alle quali aderì dopo l'8 settembre e durante l'occupazione di Roma da parte dei tedeschi partecipando alle azioni dei Gap. Prigioniero dei fascisti e liberato da un gappista Arminio Savioli, si iscriverà al Pci. Nei successivi trent'anni sarà una delle figure più significative e autorevoli del partito. Diventa segretario della Fgci, a 33 anni è direttore dell'Unità, in seguito si avvicina alle posizioni di Ingrao, scelta che pagherà con l'allontanamento dal quotidiano quando i contrasti fra Togliatti e la corrente ingraiana diventano insanabili. Tornerà a dirigere il giornale dal ’77 all’81. Sarà direttore di "Rinascita", il settimanale culturale del Pci, uno dei cardini intorno al quale storicamente ruota il dibattito delle idee della sinistra. In quel periodo particolarmente rovente.
Pochi giorni fa, Reichlin, era intervenuto a proposito della divisione del Pd, in un commento sull’Unità “Sono afflitto da mesi da una malattia che mi rende faticoso perfino scrivere queste righe. Mi sento di dover dire che è necessario un vero e proprio cambio di passo per la sinistra e per l’intero campo democratico. Se non lo faremo non saremo credibili nell’indicare una strada nuova al paese (...). Non sarà una logica oligarchica a salvare l’Italia. È il popolo che dirà la parola decisiva. Questa è la riforma delle riforme che Renzi non sa fare. La sinistra rischia di restare sotto le macerie. Non possiamo consentirlo”.
La sua scomparsa "lascia un vuoto profondo - commenta Matteo Renzi - se ne va una delle personalità di maggiore spicco della sinistra italiana, un punto di riferimento per generazioni di donne e uomini impegnati nella cosa pubblica". "Addio Alfredo Reichlin - twitta il ministro Maurizio Martina - protagonista di tante battaglie della sinistra italiana. La tua voce mancherà".