Il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, dall’Olanda, dove è impegnato nel vertice annuale sul localismo organizzato dal Gruppo ECR del Comitato europeo delle Regioni, ha smentito con decisione le voci che vorrebbero la sua regione in zona gialla o prossima al rientro in questa fascia.
Il presidente ha postato un post su Facebook con cui chiarisce la situazione epidemiologica dell’Abruzzo. “Sta circolando nelle ultime ore la voce che la nostra regione sia rientrata in zona gialla a causa del numero dei contagi in salita. Si tratta di una notizia non vera, - spiega il presidente Marsilio - che si è diffusa per una cattiva interpretazione dei dati del Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie che ogni 15 giorni diffonde la mappa aggiornata sul rischio nelle varie regioni degli Stati Europei.”
“Quest’ultimo, nel suo monitoraggio, - prosegue il governatore - ha parlato di ‘dati da zona gialla’, ma si tratta di una classificazione che non ha nulla a che vedere con quella che stabilisce le restrizioni che ormai conosciamo bene.”
“Quindi, è vero - conclude Marsilio - che l’attenzione deve rimanere alta perché il virus c’è ancora e sta circolando, ma l’Abruzzo non è assolutamente entrato in zona gialla.”
Dal veneto arriva, anche, l'altolà del presidente della Regione, Luca Zaia, al passaggio in zona gialla o rossa. In occasione della Fieracavalli a Verona il governatore leghista, sempre attento alle ricadute economiche delle restrizioni anti-covid, ha affermato: "Non voglio vedere il Veneto in zona gialla o rossa: non possiamo tornare indietro."
"Non siamo fuori dalla pandemia, - ha dichiarato il presidente all'Adnkronos - noto che negli ultimi giorni sta un po' aumentando il numero dei ricoverati in ospedale: 250 ricoverati nelle aree non critiche e 40 in terapia intensiva, l'80% dei quali non è vaccinato. Vero è che l'84,5% dei veneti invece si è vaccinato".
“E noi vogliamo svuotare gli ospedali, non vogliamo più vedere la tragedia dei morti per Covid: in Veneto ne abbiamo avuti quasi 12 mila” ha spiegato Zaia.
“Certo, gli ospedali tengono, non abbiamo numeri insostenibili, - ha evidenziato Luca Zaia - ma per questo non possiamo abbassare la guardia, e quindi chiedo ai veneti ancora un po' di pazienza, e quando ci sono assembramenti bisogna continuare ad usare la mascherina”.