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Naufragio di Cutro, il PdR Mattarella richiama anche Bruxelles: “Il cordoglio si tramuti in scelte concrete”

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Dopo le parole di Papa Francesco, durante l’Angelus domenicale a Piazza San Pietro, ad intervenire sulla vicenda del naufragio di Cutro è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

A Potenza, per le celebrazioni dei quarant’anni dell’Università degli Studi della Basilicata, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2022/23, il Capo dello Stato tocca nel suo discorso anche il tema dei migranti, ricordando la recente tragedia di Cutro: Sulle coste della Calabria si è verificata un tragedia che ha coinvolto e commosso il nostro Paese. I profughi afgani ci hanno fatto tornare in mente quanto il nostro Paese ha fatto due anni fa, con la presa del potere dei talebani, per portare in Italia tutti i cittadini che hanno collaborato. Nessuno è stato lasciato, tutti sono stati accolti in Italia. Ci tornano in mente le scene dei cittadini che all'aeroporto imploravano un passaggio e ci fanno comprendere perché intere famiglie cercano di lasciare la loro terra per cercare un futuro altrove. Di fronte all'evento drammatico avvenuto sulle coste calabresi, il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell'Italia e dell'Unione Europea, perché questa è la risposta vera".

Mentre gli esponenti dell’ opposizione (PD, M5S, Azione e Italia Viva), durante la settimana, hanno rilasciato dichiarazioni, strumentalizzando la vicenda di Cutro, al solo fine di mettere sul banco degli imputati il Governo Meloni, in particolar modo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Capo dello Stato con poche ed efficaci frasi ha chiesto concretezza a tutte le Istituzioni ed un segno di vita all'’Europa. 

In attesa del Consiglio dei Ministri di giovedì che si terrà a Cutro, il Premier Meloni si allinea alle parole del Presidente della Repubblica, e in un post su Facebook scrive: “Non vogliamo più ritrovarci a piangere tragedie come quella avvenuta a Cutro: è nostro dovere, morale, prima ancora che politico, fare di tutto per evitare che disgrazie simile si ripetano. Il Governo italiano continuerà la sua battaglia per fermare i trafficanti di essere umani e le morti in mare. L’Italia non può rimanere più sola ad affrontare il fenomeno dell’immigrazione clandestina”.

L’U.E. non può continuare a voltar le spalle, non tenendo conto che il tema dell’immigrazione rischia di destabilizzare le nazioni, incrementando tensioni sociali e politiche. L’U.E. da molti anni non è in grado di mettere in primo piano i principi di umanità e solidarietà. C’è urgente bisogno di una risposta comune europea e invece l’Ue è cieca e sorda di fronte a questa tragedia umanitaria. Le Istituzioni avrebbero il dovere di dotarsi di visioni e strategie politiche, e di normative adeguate e coordinate con gli altri Stati dell’UE, per il governo di una migrazione ordinata, regolare e sicura. La migrazione è da tempo un fatto strutturale e deve essere affrontata come tale e non con ripetitivi ed inefficaci provvedimenti di emergenza. 

 

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